Ed ora lasciamo “parlare” la storia ! Don Alessandro Vitetti era nato a Cirò il 12 ottobre 1915 da una famiglia della media borghesia. Fece i suoi studi umanistici ginnasiali nei Seminari di Cariati, di Rossano, di Santa Severina ; quelli teologici nei Seminari di Reggio Calabria e Catanzaro, entrambi diretti dai Padri Gesuiti. Ordinato sacerdote il 16 giugno 1940 a Catanzaro da Mons. Giovanni Fiorentini, arcivescovo di quella città, entrò a far parte, col titolo di canonico della Santa Croce, del Clero della Diocesi di Cariati, allora governata dal vescovo Eugenio Raffaele Faggiano. Dal 1940 fu vice-rettore del Seminario Apostolico di Cariati, dove rimase per tutto il suo percorso sacerdotale, insegnando discipline umanistiche e svolgendo anche l’ufficio di Direttore spirituale e di Economo. Nel 1947 il vescovo Faggiano gli affidò l’incarico di direttore dell’Ufficio Amministrativo Diocesano; fu anche Cancelliere della Curia vescovile (dal ’40 al ’48). Faggiano lo promosse anche alla dignità di Canonico Teologo della Cattedrale (1947). Molto intensa fu la sua attività pastorale anche negli anni dell’episcopato di Mons. Orazio Semeraro (1957-1967), ultimo vescovo con residenza in Cariati. In quel periodo fu Vicario moniale, Assistente diocesano della Gioventù Femminile di Azione Cattolica, Direttore dell’Apostolato della Preghiera, Direttore dell’Unione Apostolica del Clero, Difensore del Vincolo nel Tribunale Ecclesiastico Diocesano. Negli anni dello svolgimento del Concilio Ecumenico Vaticano II (1962-1965) fu stretto collaboratore del vescovo Semeraro, accompagnandolo nei suoi viaggi a Roma, per prendere parte alle sedute del Concilio. Svolse anche, in quegli anni, come Missionario della Regalità, una intensa attività di predicazione in numerosi convegni diocesani e corsi di esercizi spirituali. Dal 1969 al 1986 fu parroco-tesoriere della Cattedrale S. Michele Arcangelo. Negli anni 70/80 fu docente di Religione nelle scuole pubbliche di Cariati (all’Istituto Professionale e al Liceo Scientifico). Ammalatosi gravemente di diabete alla fine degli anni ’80, si ritirò presso il Centro Missionario delle Suore di Santa Gemma, dove morirà il 24 febbraio 1995. E’ sepolto attualmente nel cimitero di Cirò Superiore, nella cappella di famiglia, ma è stata data notizia nella commemorazione di ieri ,24 febbraio 2020, del progetto di traslare le sue ossa a Cariati, probabilmente in Cattedrale.
Il ricordo di questo “santo sacerdote” non è venuto mai meno, tenuto vivo da numerose iniziative portate avanti da un’apposita associazione “Amici di Don Alessandro Vitetti” sorta a Cirò Marina in Via Cesare Battisti, 49, su iniziativa di Fausto Mingrone, ma anche dalla pubblicazione di scritti e di testimonianze che ne documentano l’alta spiritualità. Due preziosi volumi sono : “Mons. Alessandro Vitetti sacerdote e maestro di anime” (1997) e “Mons.Alessandro Vitetti. Il bisogno di testimoniare la sua presenza” (1998), curati dall’ins.Teresa Fogliani, che fu sua “figlia spirituale” e stretta collaboratrice, negli anni Sessanta, nella sua veste di vice-presidente diocesana dell’Azione Cattolica dell’allora Diocesi di Cariati. Si deve anche a Lei, un terzo volume, edito nel 2007,curato da Franco Liguori e Francesco Mussuto, e intitolato “Don Alessandro Vitetti.Un testimone della parola di Dio. Raccolta di meditazioni”, sulla base di un ampio materiale di scritti e testimonianze fornite ai due autori dalla stessa Fogliani. Quest’ultimo libro fu presentato, con grande partecipazione di pubblico, nell’aula magna dell’Istituto Professionale di Cariati,il 13 dicembre 2007, con la partecipazione dell’arcivescovo Santo Marcianò, di don Franco Milito, di Franco Liguori e Francesco Mussuto, curatori del volume, dell’allora sindaco di Cariati Filippo Sero, del postulatore della causa di beatificazione, don Giuseppe Praticò, della nipote di Don Alessandro, Emilia Vitetti. In quell’occasione Marcianò, dopo aver definito Don Vitetti, “uomo di Dio”, “uomo per Dio”, e “profeta” più che “testimone” della parola di Dio, annunciò l’emanazione di un editto rivolto a tutti i fedeli della diocesi, invitati a fornire testimonianze sulla vita del santo sacerdote. Lo stesso arcivescovo aveva costituito, intanto, nella diocesi, un Ufficio Diocesano per la promozione della causa di Don Vitetti, affidato al sacerdote cariatese Don Giuseppe Scigliano.Veniva costituita,inoltre, un’apposita commissione, con l’incarico di reperire la documentazione necessaria all’avvio del “processo”. Ne entravano a far parte anche gli storici Franco e Romano Liguori, nominati “periti storici” dall’arcivescovo Marcianò. Si dava avvia, così, al processo per la causa di beatificazione di Don Vitetti, che si aprì ufficialmente nella Cattedrale di Cariati il 24 febbraio del 2008, alla presenza dell’arcivescovo Marcianò, di tutto il clero calabrese, dei sindaci del territorio, e di numerosi fedeli dei paesi della diocesi di Rossano-Cariati, ma anche della Diocesi di Crotone-Santa Severina. “E’ grande oggi la gioia, è forte la commozione, è profonda la gratitudine, è infinito lo stupore, dinanzi al mistero che celebriamo: la santità” affermava, nella sua omelia, Santo Marcianò, così continuando : “Un mistero che si fa per noi straordinariamente vicino, come vicina è stata la figura di don Alessandro Vitetti, prete di questa diocesi e di questa Città”. Dal 2008 al 2011, anno della chiusura del processo informativo, tantissime sono state le testimonianze fornite da numerosi fedeli della Diocesi di Rossano-Cariati e della ex Diocesi di Cariati, sulle grandissime qualità umane e sulle doti spirituali dell’indimenticabile, dotto e santo sacerdote, che fanno ben sperare in sviluppi positivi della sua causa di canonizzazione. Ma –si sa – i tempi di Santa Romana Chiesa sono lunghi e occorrerà aspettare pazientemente prima di conoscere la conclusione del complesso iter previsto. Intanto possiamo tranquillamente guardare con devozione e fiducia a questa luminosa figura di sacerdote: il Servo di Dio, Don Alessandro Vitetti , gloria della sua città natale (Cirò), ma anche della nostra Cariati, sua “patria adottiva”, dove egli ha trascorso l’intera sua parabola di uomo di chiesa !
di Franco Liguori, storico